I disturbi dell’umore si caratterizzano per un’alterazione dei meccanismi fisiologici di oscillazione del tono dell’umore che normalmente permettono all’individuo di adeguare le proprie reazioni alle condizioni dell’ambiente che lo circonda.
Nel caso dei disturbi dell’umore le variazioni dello stato d’animo avvengono spesso spontaneamente, sono di eccessiva entità e si accompagnano ad un’ampia gamma di sintomi che portano l’individuo a non essere più in grado di mantenere il suo normale funzionamento quotidiano.
I disturbi dell'umore vengono distinti in Disturbi Depressivi e Disturbi Bipolari.
Mentre in passato la cura dei disturbi dell’umore era associata quasi unicamente all’uso di farmaci, negli ultimi decenni la psicoterapia cognitivo-comportamentale è riconosciuta come un trattamento particolarmente efficace, soprattutto se in associazione alla terapia farmacologica. Il paziente può giovare della psicoterapia cognitivo-comportamentale non solo nella fase acuta ma anche nella prevenzione delle ricadute e, nelle forme bipolari, come intervento preventivo in fase intercritica.
DEPRESSIONE
La depressione è una condizione caratterizzata da alcuni dei seguenti sintomi:
- umore depresso, ovvero per la maggior parte del tempo si avverte una sensazione di tristezza, vuoto, scoraggiamento a volte accompagnato da pianto molto frequente e incontrollabile oppure sensazione di voler piangere senza riuscirci; è molto comune anche l’irritabilità;
- perdita di interessi, ovvero perdita di piacere e interesse nella vita tanto che le attività prima considerate piacevoli ora devono essere eseguite sforzandosi; spesso vi è una perdita di interesse anche per il sesso;
- cambiamenti nell’appetito, più comune è la perdita di appetito associata a calo ponderale ma vi sono anche casi di persone che assumono maggiori quantità di cibo che viene utilizzato come fonte di conforto o come un modo per riempire il senso di vuoto;
- disturbi del sonno che possono manifestarsi attraverso una sua riduzione (difficoltà nell’addormentamento, risvegli frequenti, risvegli precoci con difficoltà di riaddormentamento) o aumento (frequenti sonnellini durante la giornata o sonno notturno molto prolungato);
- senso di agitazione o rallentamento che si manifesta a livello motorio, mentale e dell’eloquio;
- perdita di energia che si manifesta come sensazione di stanchezza ed esaurimento, lo svolgimento di piccoli compiti appare esorbitante e può esser difficile svolgere anche le normali attività quotidiane (lavarsi, vestirsi, fare spese, cucinare, ecc);
- sentimenti di autosvalutazione e colpa, bassa autostima, sentimenti di inutilità, cattiveria e odio rivolti verso sé stessi;
- difficoltà a pensare, concentrarsi e prendere decisioni;
- ideazione suicidaria, sensazione di disperazione e idee ricorrenti sul fatto che non valga la pena vivere o che sarebbe meglio essere morti.
La depressione può consistere in uno o più episodi gravi (Disturbo depressivo maggiore) o accompagnare la vita in maniera in maniera più sottile per la maggior parte del tempo, per una durata di anni (Disturbo distimico).
DISTURBI BIPOLARI
I disturbi dell’umore di tipo bipolare sono caratterizzati dall’alternarsi di episodi depressivi a fasi con umore marcatamente euforico o irritabile, associato a:
- aumento del livello di attività in ambito lavorativo, sociale o sessuale,
- loquacità insolita o eloquio rapido,
- impressione soggettiva che i pensieri si succedano velocemente,
- diminuito bisogno di sonno,
- elevata autostima,
- facile distraibilità,
- eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose.
Questo tipo di Disturbo Bipolare detto anche di tipo I, si differenzia dal bipolare II per la presenza di sintomi ipomaniacali, quindi meno gravi ed intensi, con una ridotta compromissione sul piano sociale e lavorativo del soggetto.
Infine, il disturbo ciclotimico è caratterizzato dalla presenza, per almeno due anni, di una rapida e continua alternanza di sintomi depressivi ed ipomaniacali di moderata intensità.